BUDAPEST (Ungheria). In questa settimana si ripropone il lieto connubio tra Sapori e Motori (Motors and Food ©). Sono in giro per l’Europa, ma pur respirando l’aria intrisa di motori e competizione, un occhio particolare lo riservo alla scoperta, molto spesso casuale, di piatti e ristoranti che accompagnano queste mie escursioni tra le auto sportive. Da qui Motors and Food.
Ecco quindi che in questo week end mi trovo a Budapest con il suo lungo Danubio e il vicino Hungaroring. E’ questo il circuito automobilistico di Mogyoród costruito nel 1986. A quel tempo fu visto come una simbolica conquista politica per fare entrare la Formula 1 nel blocco socialista. Si disputa l’International GT Open. Il campionato è al suo giro di boa, con 27 auto in pista, sei delle quali Ferrari.
Si arriva a Budapest dall’autostrada, costeggiando per centinaia di chilometri i campi coltivati a cereali e leguminose. Poi lasciata la superstrada, si entra nella periferia cittadina e d’un tratto si imbocca il ponte Elisabetta che oltrepassa il grande Danubio. E’ già centro città.








Astoria e la Belle Epoque magiara










Appena entrata al Danubius Hotel Astoria City Center, mi sono sentita catapultata in un’altra epoca, d’un tratto immersa nella Belle Epoque. Il leggendario Astoria di recente ristrutturato, simbolo della tradizione e dell’eleganza ungherese, ha mantenuto infatti la stessa atmosfera e la stessa autenticità del 1914, anno della sua fondazione. Non è da meno l’annesso ristorante dove il menù sfoggia i piatti raffinati e a volte inconsueti, ma a sfondo rigorosamente ungherese dello chef Tímea Lakatos.
Che dire: metti una sera a cena in questa atmosfera inebriante e la sorpresa di ritrovarsi a sorseggiare Tokaj avvolta dalle note di un appassionato gruppo di virtuosi che suonano con discrezione musica magiara. Un film! Un sogno! Enjoy
Siamo a Budapest lungo il Danubio. Poi al mattino si torna all’Hungaroring e domani iniziano le gare.


