CHICAGO (Usa) – In questo pomeriggio freddo a Chicago, la curiosità mi porta verso due simboli della città: la Willis Tower e la pizza Chicago style. Due simboli che ho trovato a pochi passi di distanza l’una dall’altra, sulla Jackson Blvd.

Willis Tower

Ecco la Willis Tower, enorme, altissima, l’edificio più alto della città. Nel freddo gelido di dicembre, la ricerca di un rifugio caldo è stato anche un istinto di sopravvivenza.

Pizza sotto la Willis Tower Pizza sotto la Willis Tower

La Willis Tower, ma a Chicago continuano a chiamarla con il suo nome originale Sears Tower, dal nome della catena di grandi magazzini Sears Roebuck and Co che la commissionò. I lavori di costruzione furono eseguiti dal 1970 al 1973. Per molti anni è stato il grattacelo più alto del mondo.

L’ingresso alla Willis è stato ampiamente ripagato dalle emozioni di un’ascesa in ascensore fino al 103esimo piano, fino a 412 metri di altezza, e dalla vista mozzafiato a 360 gradi su Chicago e sul lago Michigan. E’ qui che si trova lo Skydeck, una piattaforma di osservazione con le sue tre balconate chiuse completamente in vetro, detti The Ledge, che si sporgono e proiettano nel vuoto per oltre un metro. Tra angoscia e adrenalina, è meglio non soffrire di vertigini. Non si può descrivere un’emozione. Bisogna provarla.

Pizza sotto la Willis Tower

Pizza Chicago style

Uscendo dalla Willis Tower e tornando sulla Jackson Blvd, pochi passi, giusto una cinquantina di metri, e ritorna la spasmodica ricerca di un posto al caldo. Ecco Giordano’s, per gustare una deep-dish pizza, o per meglio dire una pizza Chicago style sotto la Willis Tower. In famiglia l’abbiamo ribattezzata “pizzone”.

Pizza sotto la Willis Tower

E’ in realtà una variante della pizza, nata proprio a Chicago. Non è proprio una pizza come quelle che intendiamo noi in Italia, o in qualsiasi altra parte del mondo. Questa pizza è piuttosto una torta salata, super farcita. L’impasto viene sistemato in una teglia con i bordi alti e il tutto viene riempito con formaggio, salsiccia e infine ricoperto di salsa di pomodoro, ma gli americani riescono a metterci dentro qualsiasi cosa. Consiglio la classic, per non ritrovarsi con un macigno sullo stomaco per due giorni.

Una gentile cameriera ci riceve e ci informa che per la deep dish pizza occorrono 45 minuti di attesa. Li aspettiamo tutti sorseggiando una birra. Ed infine eccola, rossa come il fuoco e croccante. Ne è valsa la pena. Enjoy !

Miria Burani ©