VILLA FLORA – In questi giorni di “reclusione domestica”, vivere in una casa con giardino o in campagna è una grande fortuna. Così, in questa primavera anomala, ho rispolverato un’antica ricetta: i boccioli di tarassaco sotto sale.

fiori di tarassaco

Questa preparazione, insieme ad altre con la stessa pianta, era usuale per le nostre nonne. In campagna le donne riuscivano con creatività a mettere in tavola qualsiasi cosa donata dalla natura. I boccioli di tarassaco sotto sale venivano usati in cucina come surrogato dei capperi, molto più difficili da trovare, soprattutto nel nord Italia.

Un tempo, da bambini, lo chiamavamo piscialetto. Questo nome proveniva dalle sue proprietà diuretiche,  conosciute fin dall’antichità. Era anche detto soffione, per quella palla bianca sulla quale tutti abbiamo almeno una volta soffiato, contenti di vedere volare nell’aria i suoi innumerevoli flosculi leggeri. Qualcuno lo chiamava anche dente di leone, per il colore giallo brillante del suo fiore e la forma seghettata delle foglie.

Adesso, che siamo tutti più acculturati, lo chiamiamo tarassaco e utilizziamo, secondo l’antica medicina delle erbe,  foglie, fiori o radici o fiori per lenire alcuni disturbi.

boccioli di tarassaco

In primavera, quando il giallo dei fiori di tarassaco contribuiscono con il bianco delle margherite a vivacizzare di colori l’erba verde dei prati, è possibile raccogliere i germogli di questa erba.

Scrutando bene, si possono scorgere i piccoli boccioli tra le foglie del tarassaco.

boccioli di tarassaco boccioli di tarassaco

Raccogliete solo quelli completamente chiusi e ancora ben sodi al tatto, puliteli dalle “bavette” e lavateli bene, ma delicatamente. Fateli asciugare su un canovaccio o un foglio di carta assorbente.

Quando saranno asciutti potete invasarli mettendo uno strato di sale grosso, poi i boccioli, poi sale grosso è ancora boccioli, continuando così fino a quando i boccioli non sono finiti.

Chiudete il barattolo e lasciate riposare i boccioli al buio per almeno un mese prima di consumarli e hanno durata di un anno.

boccioli di tarassaco

I boccioli di tarassaco sotto sale si utilizzano in cucina come i capperi, lavandoli prima di cucinarli con acqua fredda o aceto, mettendoli poi in un vasetto coperti di olio Evo. Per non sprecare il prodotto, conviene dissalare piccoli quantitativi di boccioli per volta e lasciare il resto sotto sale.

Enjoy

Miria Burani ©