FORMIGINE (Modena) – Anche quest’anno ce l’ha fatta. Nonostante le restrizioni dovute al Covid, Maria Angela Palmieri e la sua azienda L’Ippocastano di Casinalbo a Formigine ha organizzato e vissuto il suo annuale “A spazzo tra le rose d’autunno”.
Nonostante il nome l’Ippocastano, un albero secolare che da più di 200 anni vigila sulle generazioni della sua famiglia, Maria Angela produce e vende rose antiche, rare e da collezione.

“L’ha piantato lì Celso, il mio trisnonno, nei primi anni dell’800 quando ha acquistato la proprietà dove io oggi vivo insieme alla mia famiglia e al mio vivaio di rose”, ha detto Maria Angela.
Il roseto-vivaio è un appezzamento di terreno trasformato in un enorme giardino dove è possibile visitare una collezione che spazia dalle botaniche da bacca,alle rose dei grandi ibridatori italiani.
L’azienda agricola L’Ippocastano è nata una decina di anni fa, quando Maria Angela Palmieri, che affiancava il marito nella sua attività, ha deciso di trasformare una passione, trasmessale fin da babina da nonna Lina, in un lavoro.

“Il terreno intorno a casa era tutta campagna, poi ho cominciato a piantare qualche rosa – ha spiegato – ho sempre dato consigli alle mie amiche, su come piantare, potare, coltivare le rose . Poi una di loro mi ha detto: perchè non ne fai un’attività vera e propria. E’ stato lì che è iniziata tutta la mia avventura”.
Nel suo giardino vivaio Maria Angela produce le piante con l’innesto di gemme su portainnesti.

“Le gemme che mi vengono fornite o da collezioni private, da musei, o da proprietari di giardini antichi – racconta – quando trovo delle rose particolari le riproduco, anche perchè essendo appassionata, vado a cercare anche le rose rare, quelle che non ci sono in commercio. L’innesto viene eseguito in luglio e agosto, poi occorre aspettare circa un anno e mezzo per vendere la pianta”.
Ricerca dopo ricerca, innesto dopo innesto, Maria Angela Palmieri ha potuto stilare un catalogo dove sono raggruppate, divise per famiglie ed in ordine storico circa 600 varietà di rose coltivate con metodo naturale e tutte reperibili presso il suo vivaio.

Oltre alla vendita, Maria Angela realizza anche giardini e roseti, fornisce un servizio di recupero delle antiche varietà di rose e di giardini antichi.
” Ad esempio – spiega – c’è chi ha nel proprio giardino una rosa antica che teme vada perduta, con lo stesso sistema di innesto gliela riproduco. Poi mi è capitato di rifare un giardino della fine dell’ottocento dove c’erano delle rose particolari e i proprietari volevano rimettere quelle rose. Sono andata a fotografarlo in stagione poi in inverno, perchè si fanno solo in inverno gli espianti, ho rifatto il roseto aggiungendo le varietà che mancavano sempre però attenendomi all’eta che aveva quel roseto”.
La rosa antica è un fiore molto particolare perchè ognuna di queste è dedicata a qualcosa, a qualcuno, ad un episodio.

“Una volta la rosa antica era molto usata nella simbologia – ha continuato – basti pensare alla guerra delle due rose tra Ad esempio la guerra delle due rose, la rosa dei Lancaster e quella degli York la rosa di York e Lancaster. Erano due rose Damascene, la rosa degli York era bianca, e l’altra era rosa scuro. Oppure la rosa dedicata a Giuseppina Buonaparte o quelle dicate agli aviatori, agli eroi di guerra. O quella di Marella Agnelli, una rosa degli anni Cinquanta. Il bello di comprare una rosa antica è anche sapere il perchè e da chi è stata creata”.
Al vivaio roseto L’ippocastano si possono trovare anche tutte le rose italiane antiche.
“Le sto recuperando – ha aggiunto – perchè erano nostre e sono state trafugate durante la guerra. Ho fatto ricerche in internet e sono in contatto con un museo in Germania. Erano rose dei nostri ibridatori italiani e vanno dagli anni Trenta fino agli anni Ottanta. Come la rosa dal giardino di Libereso Guglielmi. Libereso Guglielmi era il giardiniere di Italo Calvino, nella cui casa ora c’è la stazione sperimentale di Sanremo”.
Oppure sono rose che si vedevano nei giardini di una volta.
“Come la Gloria di Roma, creata all’epoca prima di Mussolini – ha aggiunto – sono rose difficili da trovare. In Italia non ci sono. Le ho io perchè ho cercato di recupararle. Sono difficili da recuperare, ma anche difficili da vendere, perchè poco conosciute”.

Oltre ad essere rose antiche sono rose anche rare, quelle che soprattutto gli appassionati possono apprezzare fino in fondo. Perchè dietro le rose antiche e rare c’è un mondo, forse poco conosciuto, fatto di collezionisti ed estimatori.
Nel suo vivaio ogni anno Maria Angela Palmieri organizza due manifestazioni: a primavera “A spasso fra le rose” e in autunno “A spasso fra le rose d’autunno” dove in un vivaio praticamente “a porte aperte” è possibile girare tra le rose e trovare bancarelle di piccoli artigiani.

“Una sorta di mercatino en plein air immerso nel profumo del roseto – ha detto ancora Maria Angela – con vendita di rose antiche e da bacca, di piante perenni e aromatiche, brocante e oggetto d’arte, dipinti, ceramiche laboratori. Si può passare un’intera giornata. Oreganizziamo questa manifestazione due volte l’anno: il terzo week end di maggio e il terzo di settembre“,
Quest’anno le rose d’autunno sono Perchè anche in settembre il roseto si tinge di colori: ci sono le bacche di colori e forme diverse; c’è la bacca a forma di bottiglia, a forma di pera, rotonda, nera, arancione o rossa.
Miria Burani ©
Sono Marco Marino Barberini di Casalgrande.
Sono venuto diverse volte ad ammirare il mercatino che si svolge all’interno del roseto.
Ho notato che vi sono parecchie statue in cemento che purtroppo dimostrano gli anni che hanno.
Io sono un restauratore di statue da giardino.
Se volete far risplendere le vostre statue e farle tornare come nuove in occasione della riapertura
per la primavera contattatemi. Sarò ben lieto di valorizzare il Vostro giardino.
Venire a vedere i miei lavori al link:
https://www.instagram.com/marcomarinobarberini/
n. Telefono: 333 3438790