Città che vai, Trump Tower che trovi. Non è sempre così, ma a me è accaduto. In ogni città statunitense in cui mi sia trovata, ognuna delle maggiori città intendo, appena uscivo dall’albergo, ecco che Trump era lì, con la sua megalomane presenza.

New York

New York. Alloggiavo al Park Line Hotel, 36 Central Park Street, proprio di fronte a Central Park, ottimo rapporto qualità prezzo, consigliato. Si esce dall’edificio e dopo cento metri sei già sulla Quinta Avenue.

Ed eccola lì, al numero 725, imponente la Trump Tower. Nel giro dei turisti che fotografano incuriositi l’area, ogni giorno anche qualche protesta contro quello che è, almeno fino al prossimo novembre, il presidente degli Stati Uniti. Proteste più o meno accese, ma anche sarcastiche e umoristiche prese in giro.

Dal 1983, anno della sua costruzione, la Trump Tower newyorkchese svetta con i suoi 202 metri di altezza distruibuiti su 58 piani

E’ sicuramente uno degli edifici più emblematici della città, ma la sua storia è costellata da numerosi episodi discutibili e segnata, fin dalla sua origine, da accese polemiche. Pare infatti che non tutti fossero d’accordo sulla distruzione del precedente edificio in cui erano presenti pregevoli statue art decò e che Trupm promise, a suo tempo, di preservare e donare al Metropolitan Museum. Le statue però vennero distrutte, per non ritardare la costruzione di una decina di giorni. Pare inoltre che nella costruzione siano stati impiegati circa duecento operai polacchi non regolari.

Nonostante le polemiche i lavori sono andati avanti e all’interno sono stati realizzati spazi pubblici, negozi, appartamenti residenziali, uffici. Nel 2006, la rivista Forbes Magazine ha indicato il valore della torre in 500 milioni di dollari.

New York

Chicago. In questa città alloggiavo in 30 East Hubbard, River North al Courtyard by Marriott Chicago Downtown, nell’elegante zona di River North, lungo la famosa Restaurant Row. Anche in questo albergo il rapporto qualità prezzo è ottimo, consigliabile. Ma veniamo a noi.

Uscita dall’albergo, ecco che di fronte si erge imponente la torre di Chicago targata Trump. Naturalmente si tratta del retro, perchè la facciata anteriore da direttamente sul Chicago River a fianco dello storico Wrigley Building. E’ la Trump International Hotel and Tower ed è il quinto edificio più alto degli Stati Uniti. Con i suoi 98 piani svetta nella skyline di Chicago per un’altezza di 360 metri, che arrivano a 423 metri se si tiene conto anche dell’antenna posta sulla sommità.

Chicago

Las Vegas. E’ la città delle luci, degli spettacoli, del gioco e degli eccessi. A Las Vegas tutto è al di sopra delle righe, ma tutto convive.

Mi trovavo in questa città per la International Consumer Electronics Show, meglio conosciuta come il CES di Las Vegas. In questo caso ho scelto di alloggiare al Flamingo Hotel, lo storico resort situato sulla Las Vegas Strip.

Al mio arrivo non c’erano costruzioni Trump intorno, ma entrata in camera, guardo il panorama. Briscola! Eccolo lì, il Trump International Hotel Las Vegas si staglia sullo sfondo, con il suo colore dorato. Poteva essere diversamente a Las Vegas?

Las Vegas

Miria Burani ©