Ho iniziato a scrivere di cucina e di tradizioni gastronomiche italiane nel 1981, quando chi si occupava di queste amenità era fuori moda, quando il concittadino Massimo Bottura non aveva ancora tre stelline Michelin e frequentava da studente coi brufoli le scuole superiori.

Ho iniziato a scrivere di viaggi nel 1985, quando girare era un lusso per pochi, la realtà lasciava ampio spazio alla fantasia e bastavano molta curiosità, una telefonata, qualche fotografia e lo spirito guida di Emilio Salgari, per trasformare ogni piccolo punto del mondo in una meta turistica tutta da scoprire.

Ho iniziato a scrivere di immigranti e di emigranti italiani all’inizio degli anni Novanta, quando arrivavano in Puglia i primi gommoni dall’Albania e il mondo stava diventando più piccolo con l’ingresso di internet nelle case.

Ho incontrato tante persone e raccontato storie di vite diverse, di oggi e di ieri, sempre con la curiosità di scoprire le anime e i cuori nascosti dietro le passioni e gli occhi di uomini e donne.

Ora, dopo tanti anni, ritorno alla mia passione iniziale: a scrivere di cucina, di viaggi (questa volta reali), di gente e di tradizioni, perché la mia curiosità non si è mai spenta e nemmeno la voglia di sognare.